Sanità, didattica e ricerca: protocollo d’intesa Regione / Unibas

È stato firmato oggi a Potenza un protocollo d’intesa per l’integrazione delle attività di didattica, ricerca ed assistenza fra il Servizio sanitario regionale e l’Unibas.

Il documento, sottoscritto da Regione Basilicata, AOR San Carlo di Potenza, IRCCS – CROB di Rionero in Vulture, ASL di Potenza, ASL di Matera e l’Unibas (Università degli Studi della Basilicata) disciplina, in particolare, le modalità di collaborazione tra funzione didattico formativa e di ricerca dell’Università e funzione assistenziale delle Aziende sanitarie del territorio, nonché l’apporto del personale del Servizio sanitario alle attività formative dell’Università per la tutela della salute della collettività, la migliore formazione, lo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria.

Università, Regione e Aziende Sanitarie concorderanno ogni anno la rete formativa per le lauree sanitarie e per la formazione complementare nelle scuole di specializzazione, con particolare riguardo a specialità e professionalità per le quali sussista carenza e difficoltà di reperimento di operatori sanitari nella Regione Basilicata.

Le Unità operative a direzione universitaria assicureranno l’esercizio integrato delle attività assistenziali, di didattica e di ricerca, attraverso una composizione coerente di tutte le attività al fine di assicurare il più alto livello possibile di coesione fra prestazioni assistenziali, diagnostiche e terapeutiche ed attività didattico-scientifica, fondendo al meglio le differenti e complementari competenze istituzionali dell’Università e del Servizio Sanitario Regionale e garantendo l’unitarietà della gestione e l’ottimale collegamento tra assistenza, didattica e ricerca.

La Regione concorderà con l’Università la definizione e l’attuazione di progetti di ricerca finalizzati a sviluppare innovazioni scientifiche, nuovi istituti di gestione, anche sperimentali, nonché nuovi

modelli organizzativi e formativi.

La Regione, inoltre, nell’ambito della rete dei Centri di riferimento regionali e delle malattie rare, individuerà quelli che troveranno sede presso le Aziende di riferimento; Università e Regione si riservano di definire aree di comune interesse e sviluppo nell’ambito della medicina traslazionale soprattutto nell’ambito dell’IRCCS.

Fonte: Ufficio Stampa della Giunta regionale

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