Parma, al Laboratorio Aperto tra tradizione innovazione

Parma, al Laboratorio Aperto tra tradizione innovazione

By Redazione 4 Ottobre 2022 0 Comments

Al Laboratorio Aperto tra tradizione innovazione. Appuntamenti tra tavola, I like Parma, videomapping e sostenibilità. Il 15 Ottobre si va “Ad occhio quanto basta” con la giornalista e appassionata di cucina Francesca Barra.

Il gustosissimo autunno del Laboratorio Aperto prosegue con appuntamenti che affondano nella tradizione, nella memoria e nel futuro del cibo. Nel Complesso di San Paolo stanno per arrivare due settimane ricche di proposte legate alle due anime del luogo: quella digitale e quella legata all’eccellenza agroalimentare.

I suoi spazi, nel prossimo weekend, saranno pacificamente invasi dal Festival dello Sviluppo Sostenibile e dello StartUp Weekend, realizzati in collaborazione con Università di Parma, Art-ER e Officine On/Off.

I fornelli si scalderanno invece a partire già da martedì 4 ottobre alle 18

…nella Sala Show Cooking, nell’ex Palazzo della Provincia in Piazzale della Pace, con un incontro con la storica Mila Fumini e la chef e narratrice Alessia Morabito proposto dall’Associazione Gastronomi Professionisti.

Mila Fumini, storica che ha dedicato la sua vita alla ricerca d’archivio, presenterà in quest’occasione il suo progetto “RAGU: Reti e archivi del gusto”: un archivio digitale sulla cucina tradizionale del nostro Paese, un archivio di ricette italiane di famiglia in cui la storica ha applicato il rigore della ricerca scientifica al calore della quiete domestica con l’intento di indagare la quotidianità con disincanto, tramandando l’oggettivo valore dei ricettari familiari.

Si prosegue poi il 12 ottobre alle 18.30 con la rassegna Parma-Mare

…curata dal docente Paolo Tegoni che, insieme all’enologo Filippo Valla, sta percorrendo con un pubblico di affezionati “esploratori” le tappe principali della strada che da Parma porta al Mar Tirreno.

Al centro delle divagazioni culturali e gastronomiche di questa tappa, “Verso il Marino”, sarà la prima collina parmense e gli ospiti saranno Lia Simonetti, dell’Associazione Amici di Ettore Guatelli del Museo, ed Andrea Pesci, chef patron dell’Osteria della Stazione di Felino.

A partire dal 13 ottobre fino al 17 tornerà la suggestione e l’incantamento del videomapping del Chiostro…

…che si racconterà in una proiezione architetturale attraverso luci, colori, suoni e suggestioni attraverso i personaggi che hanno tracciato la storia dell’ex Monastero. Le repliche, a distanza di 30 minuti una dall’altra, inizieranno alle 19.30 e termineranno alle 22.30.

Sempre nel weekend di, sia sabato 15 che domenica 16 ottobre, alle 10.30 e alle 16.30 i Musei del Cibo organizzano, in collaborazione con l’Associazione Googol, “Una tavola grande come il mondo… anzi di più”, un grande gioco dell’oca in cui i dadi permetteranno ad aspiranti viaggiatori dai 6 ai 12 anni di scoprire nuovi paesi e nuovi cibi tipici e di essere coinvolti in piccoli e appassionanti esperimenti scientifici.

E infine, sabato 15 ottobre alle 17.30, a portare la propria ultima fatica letteraria sul palco del Chiostro della Fontana (in caso di maltempo all’interno) sarà l’amatissima scrittrice e giornalista Francesca Barra.

L’autrice presenterà infatti il libro appena uscito per Rizzoli “A occhio e quanto basta”, dedicato alla sua passione per il cibo e il racconto nato durante la pandemia che sta via via coinvolgendo sempre più persone.

“A occhio e quanto basta” è il nome della pagina Instagram che Francesca Barra ha aperto durante il lockdown per condividere con i propri lettori, e soprattutto le proprie lettrici, le sue ricette quotidiane, fatte di un’accurata gestione della dispensa e di radici e ricordi che si fanno sapori. Il suo primo libro di cucina è così, come la sua pagina: un mix di narrazioni famigliari tra Calabria, Basilicata, Emilia-Romagna, avventurose storie di nonne e tortellini, ricette recuperate da vecchie agende degli zii e trascritte a mano, piatti poveri della tradizione che rischiavano di essere persi per sempre e che sono ricchi di sapore più delle portate di un ristorante stellato, lieviti madre curati come figlioletti, imperfezioni da amare.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, per alcuni è necessaria la prenotazione.

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