Manovra 2023: oltre 2 miliardi per l’agroalimentare

Lavoro, giovani, sovranità alimentare, innovazione: i punti salienti della Manovra Finanziaria 2023, nel complesso positiva per l’agricoltura tenuto conto della situazione economica del Paese

Ammonta ad oltre 2 miliardi di euro il valore delle misure nella Manovra 2023 che impattano sull’agroalimentare italiano, a tutela di un comparto strategico per la crescita del Paese.

È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Cuneo sui provvedimenti che toccano il settore agricolo inseriti nella Manovra 2023 approvata in Commissione Bilancio della Camera, dall’esenzione IRPEF all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare, dai buoni lavoro per semplificare le assunzioni al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione fino al contenimento dei cinghiali.

“Una Finanziaria nel complesso positiva – dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – poiché il Governo è riuscito a dedicare la giusta attenzione al settore agroalimentare, attraverso importanti novità e la conferma di misure strategiche per il sostegno delle attività imprenditoriali agricole.

Avremmo tutti voluto certamente qualcosa di più ma occorre tenere conto dei limiti e della situazione economica del Paese”.

Punto forte della “Manovra agricola” è il fondo per la sovranità alimentare finalizzato – spiega Coldiretti Cuneo – a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato.

Per queste finalità sono stati stanziati 100 milioni nel triennio.

Un budget di 225 milioni – continua Coldiretti Cuneo – è messo a disposizione di progetti di innovazione, dalla robotica alle piattaforme e infrastrutture 4.0 mentre viene istituito un fondo di 500 milioni per il 2023 per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità destinato ai soggetti con ISEE non superiore a 15.000 euro.

Contro il caro energia viene riconosciuto per il primo trimestre 2023 – prosegue Coldiretti Cuneo – il credito di imposta in favore delle imprese agricole, della pesca e per i conterzisti, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali.

Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura – evidenzia Coldiretti Cuneo – è previsto per il 2023 l’esonero contributivo, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant’anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

Prorogata anche per il 2023 l’esenzione dalla determinazione della base imponibile ai fini IRPEF dei redditi dominicali ed agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

Sul fronte energetico vengono prorogati e potenziati i crediti d’imposta per le imprese “non energivore” con contatori di potenza superiore ai 4,5 kW (35% energia utilizzata nel primo trimestre 2023) e per le imprese per l’acquisto di gas (45% del gas consumato nel primo trimestre del 2023) e ridotta l’IVA sul gas metano usi civili e industriali (5%) per il primo trimestre 2023.

Vengono poi annullati gli oneri generali per il sistema elettrico e ridotti quelli di sistema gas. OK anche alla riduzione dei costi relativi alla tassazione sui mezzi di trasporto agricoli.

Infine – conclude Coldiretti Cuneo – è importante il rinvio al 1° gennaio 2024 dell’entrata in vigore dell’imposta sui manufatti in plastica monouso, la cosiddetta “plastic tax”, e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche, la “sugar tax”, l’istituzione del Fondo per il contrasto al consumo di suolo, il rifinanziamento dei contratti di sviluppo anche per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, la proroga della rideterminazione dei valori delle partecipazioni in società non quotate e di acquisto dei terreni posseduti al 1° gennaio 2023 mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva.

Fonte: Coldiretti Cuneo

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