Per sviluppare il tessuto imprenditoriale locale e creare una filiera locale di valorizzazione del legno, è essenziale sostenere il ricambio generazionale e la creazione di nuove imprese agrofrestali. Lo ha evidenziato Coldiretti in una specifica comunicazione alla Regione circa lo stanziamento delle risorse dello Sviluppo Rurale per il nuovo periodo di programmazione della PAC 2023-2027, rispetto alle misure riguardanti foreste e montagna.
“Sono proprio le aree rurali a necessitare il maggior fabbisogno di sviluppo per cui vanno incentivate le nuove realtà imprenditoriali. È assurdo e poco lungimirante che il Piemonte, a differenza di molte altre Regioni, non abbia previsto risorse nella nuova programmazione 2023-2027 per l’intervento relativo all’Avvio di nuove imprese connesse alla silvicoltura” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
Valorizzare la filiera del legno cuneese – sostiene Coldiretti Cuneo – significa sfruttare in maniera responsabile e sostenibile il bosco con la conseguente salvaguardia del territorio, ma anche creare nuovi posti di lavoro e puntare su fonti alternative di energia, tanto più importanti oggi con la crisi energetica in atto per ridurre la quota di materiale di importazione che fa registrare prezzi alle stelle, come accade per il pellet.
Il Piemonte è la Regione che, a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con quasi 1 miliardo di alberi, 52 specie arboree e 40 specie arbustive; la Granda concorre a questo primato essendo, secondo l’analisi di Coldiretti Cuneo, la prima Provincia piemontese per superficie forestale con quasi 260.000 ettari coperti da boschi e un incremento costante registrato dal 2000 ad oggi. Notevole la varietà di specie arboree e arbustive presenti; le superfici più vaste nella Granda sono costituite da castagneti, faggete, robinieti e lariceti.
Coldiretti ritiene strategico prevedere un incremento dei fondi attualmente stanziati attraverso un’impostazione sinergica tra settore agricolo, montagna e foreste, per convergere nella prospettiva comune di potenziare l’agroalimentare cuneese e piemontese.
“Alla luce del cambiamento climatico e della forte siccità che stiamo vivendo – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – è fondamentale potenziare le infrastrutture irrigue dedicando apposite risorse alla progettazione e realizzazione di un sistema di piccoli invasi a basso impatto paesaggistico che possa consentire alle imprese agricole di poter portare avanti la loro attività primaria, ossia la produzione di cibo”.
Fonte: Coldiretti Cuneo