Palazzo Lombardia ha ospitato il congresso dall’Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale (ANIMP) con attenzione anche alla transizione energetica. Un’occasione oltre che per discutere della delicata fase della transizione energetica, per parlare del ruolo cruciale svolto dalle imprese di impiantistica industriale, e degli scenari del futuro.
Ai lavori hanno partecipato gli assessori regionali Davide Caparini (Bilancio e Finanza) e Guido Guidesi (Sviluppo economico).
Il nuovo presidente di ANIMP, Marco Villa, proclamato per acclamazione, è intervenuto sottolineando che l’associazione “è driver di sviluppo della filiera nazionale dell’impiantistica industriale in ottica di sostenibilità e della transizione energetica”.
L’associazione rappresenta 10.000 imprese che valgono 190 miliardi di euro l’anno, l’11% del prodotto interno lordo italiano, e occupano 350.000 dipendenti in Italia e 280.000 all’estero.
“Una quota importantissima che va quindi a pesare in modo positivo sulla bilancia dei pagamenti” evidenzia l’assessore Caparini. “Nella stragrande maggioranza, infatti, si tratta di imprese che lavorano con l’estero. Sono quindi aziende portatrici di alta tecnologia, qualità e sviluppo. Ma soprattutto, offrono un prezioso supporto alla transizione energetica. Aspetto su cui Regione Lombardia ha investito molto. In questo settore abbiamo obiettivi molto ambiziosi”. “Decarbonizzare – sottolinea – significa intervenire su tanti processi tecnologici oggi ancora in uso. A partire dall’automotive. Per finire alle caldaie di casa attraverso le centrali che ancora producono energia elettrica a carbone in Italia”.
ANIMP si propone di costruire una rete capace di connettere persone, competenze, realtà imprenditoriali e di studio nel campo dell’ingegneria industriale per elaborare una visione strategica di sviluppo del settore.
“Siamo in presenza – ha sottolineato Villa – di un forte cambiamento nel sentiment del mercato globale. A partire dalle aziende che inseriscono obiettivi sempre più ambiziosi a difesa dell’ambiente. E alle istituzioni finanziarie che incentivano le aziende e i progetti green”.
“Le nostre imprese, che sono conosciute e apprezzate per la loro flessibilità – ha concluso – sapranno trarre nuove occasioni di lavoro e sviluppo da questo epocale cambiamento”.
Fonte: LNews