Roma, 17 mag. – “Dichiararsi contrari alla realizzazione di un termovalorizzatore che serva il bacino di Roma e provincia, come stanno facendo i 5s ma non solo, significa preferire una Capitale vergognosamente invasa da rifiuti. Per certi ‘signor no’ evidentemente è meglio continuare a trasportare i rifiuti negli impianti del Nord Italia e persino all’estero, con costi enormi e gravi danni all’ambiente dovuti al trasporto. La carenza di impianti nel Lazio grava enormemente sul costo delle tariffe pagate dai cittadini romani e viola il principio della gerarchia dei rifiuti, che vede nella termovalorizzazione una risorsa per il recupero dell’energia. La gestione dei rifiuti targata Cinque Stelle è stata un completo fallimento, certificato dalle evidenze. Nemmeno le positive esperienze di Vienna e Copenaghen, che hanno impianti in pieno centro, bastano a dimostrare l’efficacia di certe decisioni. L’arretratezza infrastrutturale e il cieco ideologismo ambientalista hanno impedito per anni l’adozione di un sistema industriale che valorizzi la risorsa-rifiuto, consentendo di produrre energia dalla percentuale non recuperabile e abbattendo in questo modo sia la tassa sui rifiuti sia i costi dell’energia come avviene nelle regioni del Nord Italia governate dal centrodestra. Il nostro Paese non si può più permettere di scontare una tale disomogeneità nella distribuzione degli impianti, riversando ogni anno oltre 200mila tir a congestionare le strade per trasferire i rifiuti fuori regione o addirittura per varcare i confini nazionali, con un forte dispendio di denaro pubblico e un aumento dell’inquinamento atmosferico”.
Così in una nota il senatore Paolo Arrigoni, responsabile del dipartimento energia della Lega.