“Ho il massimo rispetto per le idee di tutti. Vorrei però spiegare che qui non c’è qualcuno che ha capito tutto del mondo e chi non ne ha capito niente e spreca.
Se oggi abbiamo le Olimpiadi a Cortina, con una ricaduta già palpabile e un aumento del Pil stimato da prestigiose Università di almeno un miliardo di euro è per la vittoria di una candidatura che aveva come asse portante del dossier proprio il Bob”.
Così il Presidente della Regione Veneto commenta la lettera sottoscritta da 1.185 cittadini di Cortina D’Ampezzo che è stata indirizzata al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, contro il rifacimento della pista di bob per le
Olimpiadi 2026, su iniziativa del “Comitato Civico Cortina”.
“Ricordo – prosegue il Governatore – che siamo stati premiati per il progetto di Olimpiadi meno costose, sostenibili, e con un asse portante nel Bob.
Con l’ulteriore progetto di estendere il tutto all’intera area dolomitica, oltre Cortina. Faccio queste premesse perchè questo dibattito rischia anche di dar vita a leggende metropolitane”.
“Hanno scritto al Cio? – aggiunge il Presidente della Regione – ebbene, ora il Cio, che peraltro ha dato vita a questo dibattito tempo addietro, si esprima in modo chiaro e inconfondibile, magari spiegando quali ricadute si avrebbero su Cortina spostando il Bob e quali realizzandolo dove è previsto.
Non abbiamo nessun feticismo per le opere pubbliche, solo la volontà di portare avanti un progetto”.
“Se il business di un hotel è affittare camere – esemplifica il Presidente – è come se si dicesse che fare una grande spa non è vantaggioso perché non si tratterebbe di altre camere da affittare.
Un albergo con la spa, invece sarà sicuramente più attrattivo e verrà ripagato dal maggior valore delle sue camere. Così vale anche per opere che possono sembrare distanti, ad esempio il Bob, che invece ci ha permesso di portarci a casa le Olimpiadi.
Se non avessimo avuto lo storico Bob di Cortina, il più vecchio al mondo datato 1928, e protagonista delle Olimpiadi del 1956, non avremmo presentato questa candidatura. Bisogna riguardare proprio al 1956: anche allora si investirono se non ricordo male 30 milioni di vecchie lire per il Bob.
A proposito di fondi, vorrei anche ricordare agli smemorati che l’opera non è finanziata dalla Regione, ma con fondi nazionali. Lo dico semplicemente per evitare che qualcuno si spinga troppo avanti con certe affermazioni”.
“Nessuno si innamora delle opere pubbliche – conclude il Presidente del Veneto – però non è nemmeno accettabile che si descrivano questi progetti come mal pensati e privi di programmazione.
Visto che questo dibattito ha visto tra i protagonisti anche il Cio, dico che ci aspettiamo dal Presidente Bach una posizione chiara e univoca, perché per noi è fondamentale”.