“Ricordare Paolo Borsellino, 30 anni dopo la sua tragica morte è un forte dovere personale, istituzionale e morale.
È anche un impegno affinché quella stagione delle stragi mafiose contro i giudici, le forze dell’ordine, lo Stato, non torni mai più.
Il sacrificio di Borsellino non è stato inutile perché il suo impegno totale contro la mafia, pagato con il prezzo più alto della propria vita, è servito ad infliggere colpi molto duri al mondo della criminalità organizzata e a liberare i cittadini, le imprese, le istituzioni locali, il mondo associativo civile, dalla cappa oppressiva e del terrore, delle minacce, delle estorsioni, degli attentati.
Il suo sacrificio non è stato inutile anche perché ha rappresentato un esempio e un punto di riferimento fondamentale per i giovani e per l’universo scolastico che, nel suo nome e in quello di Falcone e degli altri servitori dello Stato che non si sono piegati alla mafia, continuano a dar vita, in tutto il territorio nazionale, ad iniziative per la difesa della legalità e contro la violenza”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi