“L’ultima cosa che serve al nostro Paese è una fase di instabilità e di rallentamento dell’azione di governo.
Al contrario occorre correre, portare avanti soprattutto l’agenda sociale avviata martedì con i sindacati perché la sofferenza sociale sta crescendo per l’aumento impressionante delle bollette, per l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie a causa di un’inflazione che ci fa precipitare agli anni ottanta del secolo scorso, per un’occupazione sempre più precaria soprattutto per giovani e donne.
Un patto sociale ed un’azione di governo forte possono consentire decisioni immediate e strutturali capaci di proteggere le fasce più esposte con la lotta al precariato, con l’introduzione di un salario giusto, con il taglio del cuneo fiscale e ovviamente con il nuovo decreto di aiuti previsto entro questo mese che dovrebbe prevedere sostegni per altri 10 miliardi.
E possono portare su una strada sicura progetti ed investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza per i quali sono in arrivo dall’Ue, grazie al buon lavoro fatto dal governo in questi primi sei mesi, altri 24 miliardi: c’è molto da fare sul terreno della transizione digitale ed ecologica per dare uno sviluppo sostenibile ed equo al Paese. Sarebbe inaccettabile perdere quest’occasione per una crisi di governo incomprensibile”.