Biologico: con la crisi energetica è boom per l’agricoltura biologica che consente di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l’utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l’uso di gas, tanto che i terreni coltivati a bio hanno raggiunto quasi 2,2 milioni di ettari in Italia, il massimo di sempre.
È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti diffusa al SANA, il Salone internazionale del biologico e del naturale che va in scena fino a domenica a Bologna, con le esperienze innovative dei giovani agricoltori bio protagoniste allo stand di Coldiretti Bio (padiglione 30, stand C/21) per sostenere il piano di riduzione del fabbisogno energetico.
Tante le esperienze virtuose, evidenzia Coldiretti Cuneo: si va dall’uso di sostanze naturali e 100% Made in Italy per concimare i terreni e sostituire i fertilizzanti dall’estero, rincarati anche del 170% con un effetto valanga sulla spesa delle famiglie, al riutilizzo degli scarti di produzione (foglie, gusci, paglia, ecc.) per garantire energia pulita, fino al potenziamento delle filiere corte con la vendita diretta che abbatte i trasporti.
In questo modo si riesce a ridurre i consumi di energia in media del 30% rispetto all’agricoltura tradizionale, ma in alcuni caso, come ad esempio per le mele, si arriva addirittura al -45%.
Nella nostra Provincia sono oltre 17.000 gli ettari oggi coltivati con metodo biologico e le produzioni – spiega Coldiretti Cuneo – riguardano soprattutto il vino, molto richiesto a livello internazionale, l’ortofrutta, i cereali, i foraggi e i prodotti dell’apicoltura e dell’allevamento.
La Granda è la Provincia piemontese con il maggior numero di aziende agricole bio, oltre 1.000, pari al 46% del totale regionale: è importante il contributo che la nostra agricoltura dà al successo del bio in Italia.
Nello scorso febbraio è nata Coldiretti Bio, la task force di aziende ed esperti per un settore che, a livello nazionale, vale 7,5 miliardi di euro tra consumi interni ed export. È stata, così, sancita l’attenzione che Coldiretti ha sempre dimostrato nei confronti di un’agricoltura in linea con gli indirizzi europei di sostenibilità e complementare all’agricoltura tradizionale del nostro Paese.
“È chiara la necessità di costruire filiere biologiche interamente italiane e di riuscire a comunicare, anche nelle etichette del prodotto biologico, l’origine Made in Italy della materia prima agricola, come peraltro previsto nella Legge 23 sull’agricoltura biologica, approvata quest’anno in Parlamento e della quale si è in attesa della piena applicazione” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada.
Il biologico si inserisce a pieno titolo nel modello dell’agroalimentare Made in Italy sostenuto da Coldiretti, già fortemente caratterizzato per l’attenzione alla qualità, alla salute dei consumatori e alla tutela dell’ambiente. Temi e obiettivi che, proprio nel biologico, trovano la loro piena definizione.
“Grazie anche al primato nel biologico, l’agricoltura italiana è oggi la più green d’Europa con un ruolo da protagonista per la crescita sostenibile del Paese oltre ad essere un settore con ampie opportunità di crescita economica ed occupazionale” rimarca il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it