“Il Governo ha sbagliato a non approvare il nostro emendamento al decreto 21/2022 “Taglia prezzi”. Abbiamo chiesto con forza di ampliare la platea dei soggetti chiamati a versare il contributo straordinario contro il caro bollette. Occorreva un atto concreto di redistribuzione sociale, estendendo ed innalzando la tassazione degli extraprofitti dal 10 per cento al 25 per cento, come annunciato, anche alle banche e agli intermediari finanziari che operano nel settore energia. L’approvazione del nostro provvedimento avrebbe garantito entrate allo Stato e, di conseguenza, la distribuzione di profitti a milioni di italiani, ma anche di coprire gli oneri per rimuovere effetti distorsivi contenuti nella norma che penalizzano diverse imprese. Sarebbe stato un gesto di giustizia sociale, una misura equa e necessaria per contenere i costi del caro energia e aiutare famiglie e imprese”.
Lo dichiara in una nota il senatore della Lega Paolo Arrigoni, responsabile dipartimento Energia del partito.