“Aumento del salario minimo e taglio del cuneo fiscale sono i due obiettivi a cui dobbiamo lavorare sin da subito per aumentare il potere di acquisto delle famiglie.
Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti con un’inflazione alle stelle, che colpisce soprattutto le fasce più fragili delle nostre comunità.
Il governo ha lavorato bene, intervenendo giustamente con misure di sostegno immediate di cui c’era bisogno, rivolte a privati e imprese, per calmierare i costi delle bollette e del carburante e dare un contributo da 200 euro a circa 30 milioni di persone.
Adesso è il momento di aprire il capitolo degli interventi strutturali per evitare il rischio un autunno di profondo disagio e tensione, soprattutto per i redditi medio bassi e per le piccole aziende che pagano di più il prezzo della crisi.
Per questo il Partito democratico ha posto al centro della sua azione, a livello internazionale, l’impegno per un tetto al prezzo del gas e un’autonomia energetica dalla Russia.
A livello interno, stiamo spingendo invece sull’esigenza di avviare un’agenda sociale di misure, alternative a quelle della destra populista, che hanno il perno principale nella tutela del lavoro, con un aumento del salario minimo e un forte taglio del cuneo fiscale per garantire almeno una mensilità in più alle famiglie con redditi minori”.
A dirlo Piero De Luca, vicepresidente Pd alla Camera, intervenuto a Mattino Cinque.