Coldiretti Cuneo- L’emergenza idrica colpisce la resa del frumento, con 140.000 tonnellate attese nella Granda

Entrano nel vivo le operazioni di trebbiatura, con un raccolto stimato di 140.000 tonnellate, in calo dal 15 al 20% rispetto alle ultime annate. È quanto afferma Coldiretti Cuneo nel ricordare che sulle imprese agricole, oltre alla siccità, stanno gravando i rincari per le spese di produzione con incrementi medi dei costi correnti del 68%, secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea.

Nella Granda sono 20.000 gli ettari seminati a frumento tenero, con una produzione attesa di 140.000 tonnellate che, secondo l’analisi di Coldiretti Cuneo, non copre neppure la metà del fabbisogno cuneese per produrre prodotti da forno dolci e salati. Il rischio evidenziato da Coldiretti Cuneo è di aumentare la dipendenza dall’estero in una situazione in cui il nostro Paese risulta deficitario su molti fronti per quando riguarda il cibo, producendo appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci e il 62% del grano duro per la pasta.

Un quinto della superficie cuneese seminata a grano, pari a 4.000 ettari, utilizza per il secondo anno – nell’ambito del progetto di filiera Grano Piemonte che Coldiretti ha lanciato a livello piemontese con il Consorzio Agrario del Nord Ovest – il mix “GranPiemonte” composto da quattro varietà di frumento tenero nel rispetto di un disciplinare di produzione attento all’ambiente e alla biodiversità del nostro territorio.

“Occorre raddoppiare la produzione di grano cuneese puntando sul progetto Grano Piemonte per valorizzare il nostro frumento tenero e ottenere prodotti con farine di ottima qualità, rispondendo così alle esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti. Allo scopo di essere sempre più autosufficienti, confermiamo all’agroindustria virtuosa la nostra disponibilità ad incrementare i quantitativi prodotti per un’ulteriore valorizzazione dei prodotti lievitati preparati con grano piemontese e per la definizione di prezzi equi alle imprese, che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali” rimarca Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.

“Bisogna, poi, intervenire per contenere il caro energia e i costi di produzione – dichiara il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – con interventi sia immediati per salvare le aziende che strutturali per programmare il futuro del sistema agricolo, mentre a livello comunitario servono più coraggio e risorse per migliorare la nostra sicurezza alimentare riducendo la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli”.

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