Si è svolto sabato 3 Dicembre, alle 10, nella sala del Consiglio Comunale, un incontro aperto alla cittadinanza, organizzato dalla Presidenza del Consiglio Comunale in sinergia con CISL Parma Piacenza, dedicato a affrontare le tematiche relative ai cambiamenti demografici e alle ricadute sociali, economiche e culturali degli stessi sul nostro territorio.
“Abbiamo voluto creare un incontro per approfondire questo argomento – ha esordito il presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi – perché la comprensione dei dati statistici ci fa capire come affrontare in maniera corretta il tema dei flussi migratori e delle politiche legate alla denatalità.
Le misure straordinarie che bisogna applicare daranno frutti nel medio-lungo periodo quindi è necessario agire fin da ora guardando anche a una prospettiva futura. È fondamentale che la politica si informi e si impegni per agire efficacemente nei confronti di questa importante sfida”.
“Come in tutta Italia, anche nel territorio parmense si registra una vera e propria emergenza demografica – ha detto il segretario generale CISL Parma Piacenza Michele Vaghini – Da qui al 2050 saremo 12 milioni in meno nella nostra nazione, questo prevede un’incidenza economica importante: meno risorse per i servizi di ogni genere, a fronte di una popolazione sempre più vecchia.
Un problema significativo riguarda poi le nuove generazioni che stanno perdendo la possibilità di poter pensare a un futuro migliore: il lavoro precario, l’impossibilità spesso di conciliare i tempi di vita e lavoro incidono profondamente nella costruzione della propria prospettiva di vita.
Come CISL abbiamo ritenuto importante una riflessione politica e sindacale su queste tematiche che devono essere affrontate fin da ora”.
Dopo i saluti del presidente del consiglio comunale Michele Alinovi e del segretario generale CISL Parma Piacenza Michele Vaghini sono intervenuti Franco Chiarini, statistico-demografo, riguardo “La questione demografica in Emilia-Romagna. Una sfida complessa e urgente Gianluigi Bovini, statistico-demografo, su “La questione demografica e i cambiamenti della popolazione in Emilia-Romagna e nelle Province di Parma e Piacenza”.
“Quello che i dati ci riportano con evidenza – ha spiegato Franco Chiarini nel corso del suo intervento – è un dualismo significativo per il territorio parmense, caratterizzato da una forte attrattività, ma anche da un vero e proprio spopolamento della montagna e della collina interna che rappresentano un 56% del territorio in cui abita solo il 10% della popolazione.
Il vantaggio di essere attrattivi ha fatto sì che anche il 2021 (dopo la parentesi pandemica che ancora non si è chiusa) sia stato un anno per Parma di ripresa della crescita, dove il saldo migratorio è stato in grado di superare il deficit naturale. Questa preziosa attrattività in futuro potrebbe essere messa in crisi proprio dal calo di popolazione in età lavorativa”.
“Le sfide più importanti nel futuro a livello di Amministrazioni Locali – ha sottolineato nel suo intervento Gianluigi Bovini – riguardano le misure per invertire il trend della denatalità, come agire positivamente attraverso lo sviluppo di servizi e un diverso atteggiamento culturale di tutta la società e pensare per tempo al calo della popolazione produttiva e all’incidenza economica e sociale di questo fenomeno”.
I cambiamenti demografici in atto nel nostro Paese ci stanno infatti indicando da tempo l’esistenza di un processo negativo che altera l’equilibrio tra le diverse generazioni che compongono la struttura della popolazione.
In particolare risulta preoccupante il consolidamento del fenomeno della denatalità, che determina un forte sbilanciamento del tasso di invecchiamento e che rappresenta l’origine del restringimento della fascia di popolazione in età attiva.
Questi cambiamenti, seppur in forma meno accentuata, riguardano naturalmente anche il territorio di Parma della sua provincia.
Le previsioni di lungo periodo ci dicono però che le attuali tendenze demografiche sono destinate ad accentuarsi, con l’effetto di mettere in ulteriore grave difficoltà tutti i già precari equilibri di sostenibilità dei sistemi economici e di welfare.
L’incontro, che ha previsto la presenza anche di diversi Consiglieri Comunali, si è posto quindi l’obiettivo di offrire, attraverso l’intervento di studiosi, un contributo in merito alla questione demografica, una vera e propria urgenza che deve essere affrontata come priorità dalle istituzioni di governo, dalle forze politiche e da quelle economiche e sociali.